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Per le nostre campagne, caratterizzate da un terreno leggero e piuttosto pietroso, i rus sono sempre stati molto importanti, se non addirittura indispensabili.
Il raccolto e il benessere dei contadini sono da sempre alla mercé del clima che, purtroppo, non dipende dall'uomo, nonostante i suoi tentativi di pregare il Buon Dio e assistere la Provvidenza.
Le campagne irrigate dal "Ru Colomba"L'acqua è un elemento essenziale per la campagna: la raccolta del fieno e delle patate dipendono dalla possibilità di irrigare il terreno a tempo e luogo. Quest'acqua, che talvolta è causa di morte e di gravi danni, si è dimostrata necessaria e perfino indispensabile durante gli incendi che spesso, soprattutto in passato, hanno distrutto le nostre case e i nostri villaggi.
Per questa ragione, i nostri avi hanno lavorato e faticato per assicurare la disponibilità dell'acqua. Per portare l'acqua là dove era necessaria, hanno scavato la montagna, costruito muri e sospeso tubi alle rocce.
Ogni anno, in primavera, i proprietari delle terre irrigate dall'acqua di quei ruscelli si impegnavano a dedicare delle giornate di corvée, stabilite dalla guardia dei rus o dal comune, all'esecuzione dei lavori di manutenzione. Una guardia dei rus (varda di ru), nominata dagli aventi diritto all'acqua, aveva il compito e il diritto di assicurare la sorveglianza continua lungo tutto il corso del ru, per garantirne il buon funzionamento e assicurare una corretta distribuzione delle ore di irrigazione, come stabilito dalle antiche engances.
Ai giorni nostri, questi ruscelli hanno perso molta della loro importanza e sono stati sostituiti, a La Salle come altrove, da sistemi di irrigazione a pioggia. Il pianoro di La Salle è servito dall'acquedotto costruito verso il 1960: esso prende l'acqua dal torrente Lenteney, un centinaio di metri sotto le cascate di Derby, la incanala in un sifone oltre la Dora, la statale e la ferrovia, e la porta all'altezza della frazione Prarion, in cima al cono di deiezione che forma le campagne del pianoro. Da questo punto, un ramo irriga le campagne sulla sponda sinistra del torrente Echarlod, mentre l'altro riversa le sue acque benefiche sulla parte a nord del capoluogo, chiamata Entre-la-Sola.
Questo ru è probabilmente il più antico del comune: esso nasce dal torrente Grande Eau a Planaval, scende a Morge, supera la cima della collina, raggiunge le campagne sotto Challancin, prosegue verso Arbettey, Chaffiéry, Cottin, Moyès e Les Cours e irriga la zona un tempo chiamata Entre-la-Sola. Se durante l'inverno, la neve in montagna è stata abbondante e se l'acqua non è stata bloccata a monte dagli abitanti della collina, essa è sufficiente per irrigare tutti i prati del pianoro.
Ancora oggi, esistono tracce evidenti di un ru di nome lare (ladro) che alcuni proprietari della tzarma setze ad Arbettey avevano scavato nel terreno per rubare l'acqua del ru di Entre-la-Sola, cui non avevano diritto.
Questo ru aveva un'importanza capitale, in quanto assicurava la raccolta del fieno e soprattutto dei recors e consentiva alle massaie di bagnare gli orti. Per evitare il rischio di rimanere senza acqua nel pieno della stagione, i proprietari dei terreni interessati costituirono la cooperativa La Salle-Nord. Essa provvide a costruire l'acquedotto sopraccitato e a dotare le campagne di impianti di irrigazione a pioggia.
Il ru del Moulin (ru di meuleun), come il precedente, prende le sue acque dal torrente Grande Eau, nella Comba di Planaval, e irriga le campagne delle frazioni a est della collina, come Morge, Cheverel, Grassey, Remondey, Villarisson, Beauregarde e Château. Per molto tempo, fu utilizzato per alimentare le ruote a pale dei numerosi mulini - dai quali prende il nome - delle frazioni che incontrava lungo il suo corso e che venivano utilizzati per macinare il grano coltivato in grandi quantità sulla collina soleggiata di La Salle. Quella stessa acqua fu utilizzata anche per produrre la prima energia elettrica che per molti anni, fornì la luce a gran parte dei villaggi della collina. Nel 1595, esistevano mulini a Morge e Grassey.
Il ru di Colombaz irriga la parte inferiore delle campagne sotto il capoluogo. Esso prende l'acqua dal torrente Grande-Eau - chiamato anche Colombaz - nel fondo delle gole che forma al confine tra le due parrocchie a monte del Villair di Morgex. Il corso attraversa orizzontalmente le campagne di La Salle, toccando le frazioni di La Clusaz e La-Croix-des-prés e il capoluogo. Dopo aver oltrepassato il torrente Echarlod, irriga anche i prati di Villair. A quanto pare, il diritto di utilizzare le acque del torrente Colombaz fu acquisito dalla comunità di Morgex in cambio della grande campana ceduta dai sallereins ai morgeassins. Nel 1720, i due comuni avviarono un processo per l'attribuzione delle acque del Colombaz, processo che si concluse a favore di La Salle.
Consultando una piccola raccolta delle engances rispettate dagli utenti del ru di Colombaz all'inizio del secolo, abbiamo reperito la lista dei proprietari di tutti i terreni che avevano diritto di accesso alle acque di questo ru, da Tzanta-merla al Villair. La distribuzione dell'acqua fu concordata il 5 agosto 1760 e prevedeva un'ora per ogni acro di terra.
Tra i ruscelli che dipendono dal torrente Echarlod, occorre ricordare il ru di Machère (Matzée) che ne riceve le acque all'altezza dell'antico ponte di Favrey.
A Favrey, a monte del ponte, si distaccava dal torrente Echarlod anche il ru di Favrey, ruscello che irrigava i prati sotto la piccola frazione. Fino a qualche anno fa, erano ancora visibili i resti della struttura di canalizzazione di legno sospesa lungo i bordi scoscesi del torrente.
Tra i ruscelli di secondaria importanza, ricordiamo il ru della Crotta, formato dai resti delle acque del torrente Golleon in località Chez-Fonçon. Esso serviva per irrigare i prati di La Clusaz, sotto il ru di Colombaz.
Un tempo, dai pendii della valle di Vertosan, nasceva il ru di Bard che, oltrepassato il colle omonimo, scendeva verso le campagne di Charvaz, arrivando talvolta fino a quelle di Villaret.
Sul versante destro della valle - l'envers - il ru di Chabodey è senza dubbio il più importante. Esso prende le acque dal torrente Lenteney, in località Lazey, precipita in belle cascate su Monfalcon dalle rocce del dar e porta acqua a tutti i mayen e alle frazioni che incontra lungo il suo corso. Esso, inoltre, alimenta la centrale elettrica di Plassier aux Pointes e riesce a soddisfare tutte le esigenze degli abitanti e delle campagne della zona di Chabodey.
Nella zona di Lazey, occorre ricordare tutta una serie di piccoli ru al servizio di alcuni mayen: il ru di Chapelet (ru di tzapelet) che prende l'acqua dal torrente che scende da Leseney, ingloba alcune sorgenti lungo il suo corso attraverso il bosco e approvvigiona il mayen di La Joux (La-Dzeui); il ru des Grenouilles (ru dei reinoille) che nasce da una sorgente molto abbondante di origine glaciale in fondo ai prati del mayen e che dopo un centinaio di metri, si getta nella gran goille formata dal Lenteney.
Il ru di Pelouse (lo ru de Peloisa) che riceve le acque all'altezza della ponteille di séyeui a La Joux e la porta attraverso il bosco della Reteita, fino alla radura di Pelouse.
Da non dimenticare il ru di Planbelon, sotto Chabodey.
Le campagne del pianoro di Derby, sulla destra orografica della Dora, sono irrigate abbondantemente anche dalle acque dei piccoli torrenti Tzanton, Tillac e della Tina, che scendono dalla montagna e attraversano tutto il bosco.
I prati lungo la Dora, sulla sponda sinistra, sono invece bagnati dal ru di Les Champs, che prende il nome dalla frazione omonima e riceve le acque della Dora, all'altezza del ponte di Villair.
Un tempo c'era anche il ru di Bonne, alimentato dal torrente di Vertosan sotto la frazione di Vedun. Esso irrigava i prati sopra le rocce che sovrastano il ponte di Equilivaz e attraversava il versante arido e roccioso dell'Artze, fino ad arrivare ai campi sotto Villaret: un percorso impegnativo e pericoloso che ci fa capire a quale prezzo i nostri avi dovevano pagare l'acqua.
L'ultimo ru da ricordare è quello di Charvaz, alimentato da alcune fontane inesauribili situate sopra il villaggio e dai temporali estivi.
Sul territorio di La Salle, non esistono veri e propri laghi, all'infuori del laghetto di Proumoù, in frazione Plan-Bedé, a 2.300 m, ai piedi della roége del Paramont. L'acqua di questo lago è molto fredda, a causa del ghiacciaio che lo alimenta e lo domina da un centinaio di metri più su.